In occasione della memoria liturgica dei santi Gioacchino ed Anna, questa sera alle 18 padre Antonio Rungi, passionista della comunità del santuario della Civita, a servizio, in questo periodo nella parrocchia di Campodimele (Latina), celebrerà una messa per tutti gli anziani della cittadina ai confini della province di Latina e Frosinone, nella quale la longevità è di casa. Sono diversi i centenari o quasi centenari che abitano questo piccolo centro di circa 600 abitanti, ma stabilmente ve ne sono la metà, e svolgono una regolare vita sociale partecipando alla vita della comunità parrocchiale costituendo, di fatto, la struttura portante della comunità cittadina e cristiana. Questa sera, santo rosario meditato alle 17.30 nella chiesa parrocchiale, intitolata a san Michele Arcangelo, nella quale si festeggia il patrono principale, Sant’Onofrio abate. Poi la messa solenne, presieduta da p. Rungi. “Dedicare una specifica celebrazione agli anziani di Campodimele – ha detto il sacerdote – è un gesto di attenzione verso di loro. Molti, nonostante la veneranda età continuano a fare i nonni a tempo pieno o i genitori che si preoccupano costantemente dei loro figli”. Per p. Rungi, dovrebbe essere preoccupazione di tutti il come ripopolare questo piccolo centro caratterizzato dalla buona salute dei suoi cittadini e dalla longevità della maggior parte di essi. “I giovani – sostiene – dovrebbero sentire la necessità di ritornare ad abitare e a far rivivere questi luoghi”. “La nostra preghiera questa sera – conclude – sarà per i nonni, gli anziani e soprattutto per i giovani di Campodimele, che vivono lontano dal paesino per motivi di studio, di lavoro o di vita sociale”, nella speranza che “le nuove generazioni si riaffezionino ai paesi d’origine e ritornino alle proprie radici, da grandi e con le loro famiglie”.