Piano Juncker: superato obiettivo di 315 miliardi di euro di investimenti. Hoyer (Bei), “modello vincente da cui non si può tornare indietro”

(Bruxelles) Il piano di investimenti per l’Europa, il cosiddetto piano Juncker, funziona con effetti evidenti sull’economia dell’Ue ed è riuscito a rivoluzionare il modo di finanziare l’innovazione in Europa. Ne è convinto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che oggi ha annunciato che l’obiettivo originario previsto dal piano nel 2015 pari a 315 miliardi di euro di investimenti è stato superato, e le 898 operazioni approvate dovrebbero portare a 335 miliardi di euro di investimenti nei 28 Stati membri dell’Ue. Per altro il Parlamento europeo e il Consiglio hanno concordato l’anno scorso di prorogare la durata (fine 2020) e portare a 500 miliardi di euro il Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis). Grazie ai finanziamenti, si legge in una nota della Commissione, 15 milioni di famiglie in più possono accedere alla banda larga ad alta velocità; oltre 500mila alloggi popolari ed economici sono stati costruiti o ristrutturati; 30 milioni di europei beneficiano di migliori servizi sanitari; 7,4 milioni di famiglie sono state fornite di energia rinnovabile. Questi “progetti senza il Feis non sarebbero stati possibili”, e non hanno creato debito dato che “due terzi degli investimenti provengono dal settore privato”, ha detto Juncker ai giornalisti. Di fianco a lui, il presidente del Gruppo Banca europea per gli investimenti (Bei), Werner Hoyer, ha parlato di “avvenuta trasformazione” del modo in cui l’Europa finanzia le sue priorità”, “modello vincente da cui non si può tornare indietro”.

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