Nella spesa sanitaria “i dati del 2017 confermano il buon risultato economico delle misure di controllo messe in campo in questi anni” a livello nazionale e, “grazie all’importante strumento rappresentato dai Piani di rientro e all’attività dei Tavoli di monitoraggio”, si è arrivati “al sostanziale equilibrio finanziario di quasi tutte le Regioni”. È questa la valutazione espressa dalla Corte dei conti nel Rapporto 2018 sul coordinamento della finanza pubblica, presentato oggi alla Camera.
Risultati positivi che, tuttavia, “sono stati raggiunti anche a fronte di una riduzione (in media il 5 per cento lo scorso anno) degli investimenti in infrastrutture e tecnologie, e di una conseguente elevata obsolescenza delle apparecchiature a disposizione delle strutture pubbliche e accreditate”.
Tra i problemi aperti, il Rapporto segnala che “non sembra si sia riusciti a offrire una risposta adeguata all’integrazione tra assistenza sociale e sanitaria, per poter affrontare al meglio la questione dell’insufficienza dell’assistenza domiciliare e dei bisogni di una popolazione sempre più longeva”. Allo stesso tempo permangono “forti differenziali Nord-Sud nella qualità e nella disponibilità dei servizi, testimoniati dai più accentuati casi di rinuncia alle cure e dalla crescente incidenza della mobilità sanitaria dal Sud al Nord”.