Codice Appalti: Libera, “preoccupante la decisione di istituire tavolo per revisione”

“È preoccupante la decisione del governo di istituire un tavolo per una revisione del Codice degli appalti, settore di intervento pubblico tra i più esposti al rischio di corruzione e infiltrazioni mafiose”. È quanto afferma Libera, in una nota nella quale commenta l’ipotesi di revisione del Codice degli appalti. “Varato appena due anni fa, il nuovo Codice – si ricorda nella nota – mira a restituire centralità alla Pubblica amministrazione nella progettazione dei lavori, limita il ricorso al massimo ribasso e ai subappalti, rafforza i meccanismi di vigilanza preventiva dell’Anac su bandi e imprese”. Secondo Libera, “proprio quando si iniziano a superare le difficoltà di attuazione e il settore vede una ripresa degli investimenti, una paventata controriforma degli appalti farebbe di nuovo precipitare gli operatori nell’incertezza, col rischio di una nuova paralisi”. “Le anticipazioni – aggiunge l’associazione – parlano poi del possibile ritorno, dietro l’alibi di una presunta semplificazione, a un modello già sperimentato: la privatizzazione delle funzioni pubbliche, la delega in bianco a soggetti privati – i general contractors – della progettazione e gestione dei lavori, con le ditte appaltatrici che nominano e pagano i propri controllori. È lo schema della vecchia Legge-Obiettivo, un modello che si è già dimostrato fallimentare e criminogeno, col suo lascito di mazzette, progetti discutibili, lavori incompleti”. “Nessuna legge è intoccabile, ma trasparenza e responsabilità pubblica nella gestione degli appalti – ammonisce Libera – sono precondizione necessaria di qualsiasi cornice di regole, non si indeboliscano i presidi normativi contro le mafie e la corruzione”.

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