Esortazione pastorale

Venezuela: vescovi, “mostruosa iper-inflazione, situazione sempre più grave”. Governo “principale responsabile della crisi”

La situazione del Paese è sempre più grave. La maggior parte della popolazione non ha i mezzi per far fronte alla mostruosa iper-inflazione. La qualità della vita dei venezuelani, già fortemente precaria, si deteriora di giorno in giorno. Arriva forte e accorata la denuncia dei vescovi venezuelani, che al termine della loro assemblea plenaria rivolgono al Paese lesortazione pastorale Non temere, perché io sono con sono con te. Nel testo, anticipato al Sir, si definisce la situazione che sta vivendo il Venezuela una grande tribolazione e si spiega che ai gravi problemi che abbiamo ripetutamente messo in rilievo nelle nostre esortazioni e comunicati, relativi alle aree dellalimentazione, della salute, dei servizi pubblici (acqua, elettricità, comunicazioni e viabilità), della sicurezza personale, del posto di lavoro e del reddito, si sommano ora i problemi della circolazione del denaro e del trasporto pubblico. In questultimo caso, essendo evidente la scomparsa repentina del parco macchine, luso improvvisato di mezzi di trasporto senza controllo e criteri di sicurezza è diventato occasione di tragedie in distinti punti del Paese, con perdite di vite umane e grande dolore per numerose famiglie!”. Nellesortazione la Conferenza episcopale venezuelana (Cev) affronta anzitutto il problema politico: Il principale responsabile della crisi che stiamo attraversando è il Governo nazionale, per il fatto che antepone il suo progetto politico a qualsiasi altra considerazione, compresa quella umanitaria. Del resto, non si può pretendere di risolvere la situazione di uneconomia in fallimento con provvedimenti di emergenza come borse della spesa o buoni. Piuttosto, è necessario mettere al primo posto dellazione di governo il cittadino, il venezuelano, luomo e le donne concrete e che soffrono e patiscono la situazione attuale. Ignorare il popolo, pur pretendendo di parlare a suo nome, è tipico dei regimi totalitari, che finiscono sempre con il disprezzare la dignità della persona umana

I vescovi tornano a criticare le elezioni di fine maggio, già definite illegittime, che sono servite solo per prolungare il mandato dellattuale presidente. Laltissima astensione, inedita in unelezione presidenziale, è un silenzioso messaggio di rifiuto rivolto a coloro che pretendono di imporre unideologia di carattere totalitario, contro il parere della maggioranza della popolazione. E stata così tolta dalle istituzioni attuali  lelementare libertà di eleggere i suoi governanti in una giusta contesa elettorale, con autorità imparziali, senza frodi e favoritismiTuttavia, secondo la Cev, è suicida insistere in un cammino di auto-distruzione che si rivolgerà contro i suoi promotori. Un accenno anche allopposizione, chiamata a offrire al popolo alternative di cambiamento e a lavorare con più forza per il suo benessere.