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Inchiesta Ong-scafisti: Save the Children, nuovi avvisi garanzia “atto dovuto per consentire partecipazione ispezione dispositivi sequestrati”

“Si tratta di un atto dovuto per consentire di partecipare all’ispezione dei dispositivi elettronici sequestrati alcuni mesi orsono, permettendo di esercitare il diritto alla difesa. Di fatto l’unico modo per farlo è quello di iscrivere le persone al registro degli indagati”. Così Save the Children commenta le notizie diffuse dalla stampa relative all’inchiesta della Procura di Trapani che ha disposto nuovi accertamenti tecnici irripetibili su telefoni, computer e attrezzature di bordo della nave Juventa e ha notificato avvisi di garanzia agli equipaggi di navi umanitarie utilizzate nel 2016 dalla Jugend Rettet, da Msf e Save the Children. “Siamo certi che tutti i componenti del nostro staff – prosegue l’ong – abbiano sempre svolto il proprio compito nel pieno rispetto dei regolamenti e delle procedure interne e sotto il pieno coordinamento del Centro nazionale di Coordinamento del soccorso marittimo della Guardia Costiera (Imrcc)”. “Apprezziamo pertanto il provvedimento del Procuratore – conclude Save the Children – che è volto a garantire alle persone coinvolte la partecipazione, attraverso i loro rappresentanti legali e consulenti di parte, all’ispezione dei dispositivi elettronici”.