“Lo diciamo da tempo, l’ennesimo dato dell’Istat conferma i timori che abbiamo più volte manifestato: il crollo demografico legato all’abbandono della famiglia da parte di istituzioni politiche, mondo dell’impresa e mass media sta per far deflagrare il welfare italiano. Per questo, quando leggiamo sui giornali che l’anno della famiglia sarà il 2019 ci preoccupiamo seriamente. La demografia è lenta e apparentemente silenziosa, ma inesorabile”. Così il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, commenta i dati emersi dalle proiezioni sociodemografiche e sanitario-assistenziali al 2030 e al 2050, elaborate dall’Istat per Italia Longeva – Rete nazionale sull’invecchiamento e la longevità attiva, secondo le quali tra poco più di 30 anni, il Paese avrà perso due milioni e mezzo di cittadini e dovrà fare i conti con una spesa pubblica alle stelle, il servizio sanitario a pagamento e l’impossibilità di pagare le pensioni.
“Solo la famiglia è in grado di fare da ammortizzatore sociale alle difficoltà che la società pone oggi davanti alle persone e alle coppie che vogliono sposarsi e fare figli: carenza di lavoro, fisco asfissiante, assenza di provvedimenti che valorizzino la scelta di diventare genitori”, sottolinea il presidente nazionale del Forum famiglie. “C’è bisogno di trasformare in realtà il #pattoXnatalità che abbiamo proposto. Occorre che politica, imprese, mass media, società civile e istituzioni intervengano subito, per evitare una crisi irreversibile della famiglia che provocherebbe il default dell’intero Paese. Possibile che interessi solo a noi il futuro dei nostri figli?”, conclude De Palo.