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È stato presentato alla Pontificia Università Cattolica Argentina a Buenos Aires il rapporto (Dis)uguaglianze nell’esercizio dei diritti dei bambini e delle bambine. Diritti umani e sociali nel periodo 2010-2017″, un articolato studio statistico nel quadro dell’Inchiesta sul debito sociale (Edsa) da cui emerge che, nel 2017, la povertà ha raggiunto il 48,1% dei bambini in Argentina, il 17,6% ha avuto carenze alimentari e l’8,5% ha sofferto la fame. Dati che, secondo gli autori dello studio, potrebbero peggiorare vista la svalutazione, l’inflazione, lo shock tariffario e la perdita di valore dei salari reali e che comunque già oggi sono più gravi nelle città: a Buenos Aires la povertà raggiunge il 54,2% dei bambini. Quanto all’abitazione il 51,3% di bambini e adolescenti risiede in quartieri dannosi in termini di inquinamento ambientale, percentuale che sale al 75,7% nelle grandi aree metropolitane. In alloggi sovraffollati vivono il 22,5% dei bambini; con carenze nello spazio igienico-sanitario il 46,2%. A Buenos Aires due bambini su dieci “condividono il materasso per dormire”. Nell’istruzione primaria il ritardo scolastico è stimato all’8,6%; il deficit educativo sale al 36,8% nel ciclo secondario. Il 39,1% di i bambini tra i 5 e i 17 anni non hanno un computer a casa, il 49,5% non ha internet e il 58,5% non ha il cellulare. L’11,8% dei bambini tra i 5 e i 17 anni lavora in modo intensivo (5,3% in ambito domestico e 7,9% all’esterno), mentre lo fa il 25,7% degli adolescenti.