Montenegro: visita del Segretario di Stato vaticano card. Parolin. “Impegno Ue per la regione è segnale positivo”. Annunciata nunziatura a Podgorica

Guardia d’onore, tappeto rosso e saluti di stato. Così è iniziata la visita ufficiale in Montenegro del cardinale Parolin questa mattina in villa Gorica, sede ufficiale del governo del Montenegro. Dopo il faccia a faccia con il presidente Dusko Markovic, il Segretario di Stato vaticano ha annunciato che è stata concordata l’apertura di una sede stabile della Nunziatura apostolica in Montenegro. Attualmente il nunzio apostolico nel Paese, mons. Luigi Pezzuto, rappresenta la Santa Sede anche in Bosnia-Erzegovina e nel Principato di Monaco. “Questo passo – ha detto il porporato – aiuterà a far progredire il cammino condiviso a favore del bene di entrambe le parti nell’armonia dell’unità e della solidarietà”. Il Segretario di Stato ha ringraziato il premier Markovic per “il rispetto dimostrato alla comunità cattolica che pur di ridotte dimensioni numeriche, ha dato e intende continuare a dare il suo contributo al servizio dell’intera società”. “In particolare – ha aggiunto – è impegnata a proseguire in dialogo fraterno con l’ortodossia come anche avere rapporti cordiali con gli appartenenti all’islam e altri gruppi religiosi del Paese”.
“L’impegno più volte ribadito dell’Ue nei confronti dei Balcani occidentali è un segnale positivo che si spera che nel vertice in programma in questi giorni si rafforzi ulteriormente”. Lo ha detto il Segretario di Stato vaticano cardinale Parolin in visita nel Montenegro, dopo il suo incontro a Podgorica con il premier Dusko Markovic. “L’Ue non è soltanto un sistema economico o giuridico – ha proseguito – ma è soprattutto un progetto di pace e una comunità di principi e valori”. “Entrandone a far parte, come auspico vivamente – ha detto il cardinale – il Montenegro potrà offrire un apporto proprio come modello sociale in grado di salvaguardare l’identità religiosa e culturale dei suoi cittadini e promuovere la convivenza interetnica e interreligiosa, la riconciliazione e la pace come anche sostenere il rispetto dell’ambiente che è la nostra casa comune”. Inoltre il porporato ha appreso con piacere “dell’aggiornamento della legislazione locale con “l’intento di promuovere maggiormente la libertà religiosa indivisibile da ogni altra libertà”. Il premier montenegrino Dusko Markovic invece ha valutato la visita di Parolin come “possibilità per rafforzare i legami con la Santa Sede” ma anche come
“una premessa di un’eventuale visita di Papa Francesco la cui missione di pace e riconciliazione apprezziamo molto”. A pranzo il cardinale ha incontrato anche il Presidente della Repubblica Milo Dzukanovic.

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