Droga
“Le preoccupazioni vanno comprese, nessuno ha il diritto di ignorarle, ma non ci si può arrendere alla paura”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita oggi a San Patrignano per i quarant’anni della comunità, ai 1.300 ragazzi che lo hanno ascoltato. “A volte di fronte alle difficoltà della vita, della convivenza, anche di fronte a mutamenti profondi e tumultuosi del nostro tempo si rischia di pensare che chiudersi in se stessi e scivolare nella solitudine possa essere un rifugio”, ma – ha ammonito il Capo dello Stato – ciò “è debole e triste”. Guardando alla situazione del Paese, Mattarella ha sottolineato che “il tessuto solidale di un Paese, e al suo interno di ciascuna comunità, è un bene comune prezioso e questo va sempre considerato a partire da chi ha responsabilità pubbliche”. Rivolgendosi alla Comunità di San Patrignano ha poi aggiunto che “qui si respira solidarietà, e questo è un patrimonio del nostro popolo. Nel Dna degli italiani vi è la solidarietà”. Infine, il presidente della Repubblica ha indicato San Patrignano come modello di “vita di comunità”. “Quando mette al centro la dignità della persone, unica, non ripetibile e mai uguale a nessun altro e il diritto di ognuno a diventare artefice del proprio futuro, è capace di sconfiggere l’egoismo, l’indifferenza, la paura, la solitudine”.