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Azzardo: Vicari (Bambino Gesù), “base biologica, ma con interventi educativi e ambientali si modula il rischio”

“Il gioco d’azzardo ha una base biologica, ma i fattori educativi e ambientali possono modulare molto questo rischio”. Lo ha detto Stefano Vicari, responsabile di neuropsichiatria infantile al Bambino Gesù, intervenendo stamani alla presentazione della guida, al Palazzo Lateranense, realizzata dall’ospedale per riconoscere e affrontare il problema del gioco d’azzardo. Lo specialista ha sottolineato la necessità di “educare a un uso responsabile degli strumenti elettronici” per “fare prevenzione anche rispetto a condotte di abuso”. È “importante” in quest’ottica la presenza dei genitori. “Educano al benessere mentale, all’equilibrio, alla capacità di autoregolamentazione e di autocontrollo attraverso il fatto di esserci – ha sottolineato Vicari -. Una delega allo smartphone e al tablet è un elemento di grande pericolo. Esporre il bambino all’uso del televisore prima dei 5 anni senza che sia presente un genitore è pericoloso. Dare uno smartphone e un tablet a un bambino prima dei 12 anni lo è altrettanto”. I percorsi di cura indicati contro l’azzardo, dal punto di vista medico, sono quelli della psicoterapia. “Bisogna fare un intervento anche con i genitori – ha affermato -. Serve ad aumentare la consapevolezza nella famiglia che quello che si vive è un disturbo e se ne può uscire”.