Chiesa in Europa

Germania: Meclemburgo-Pomerania Anteriore, un frate e una giornalista in carcere assieme ad adolescenti reclusi

Conoscere la vita quotidiana degli adolescenti in carcere e cercare di capire perché la Chiesa cattolica è lì con loro sarà il compito di Merih Ugur, una giovane giornalista di Solingen, che fino a settembre 2018 accompagnerà il frate francescano Gabriel Zörnig nel suo ministero della prigione nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, per raccontarla attraverso le pagine del blog https://gott-im-abseits.de/. Quest’iniziativa si colloca in continuità con il progetto lanciato nel 2016 dal Centro per la pastorale vocazionale della Conferenza episcopale tedesca “Valerie e il sacerdote”: per un anno la giovane Valerie Schönian aveva accompagnato, osservato e raccontato sul blog la vita di un parroco, don Francesco von Boeselager. Nel 2017 il racconto si è trasformato in “Dio ai margini” (“Gott im Abseits“): giovani giornalisti, sempre lontani dalla Chiesa, hanno raccontato l’incontro con persone consacrate che vivono la fede attraverso l’impegno per persone socialmente emarginate. Timm Giesbergs ha seguito per qualche mese la vita di suor Karin Knötig, impegnata nel sociale a Francoforte, e Christina Hertel ha accompagnato Luiz Fernando Braz, consacrato brasiliano che guida una comunità cattolica di recupero per tossicodipendenti. Oggi, rende noto un comunicato della Conferenza episcopale, comincia la nuova fase, “Dio in carcere”. Anche Merih Ugur, nata in Germania, ma di origine turca, si dichiara “critica verso le religioni”. È diplomata in scienze politiche e scienze islamiche.