Conferenza stampa

Assemblea Pav: mons. Paglia (presidente), “Papa chiede supplemento d’intelligenza per accompagnare e difendere vita”

“Quando parliamo di vita umana non possiamo non parlare anche di unità dei popoli dove, ma questa è una mia opinione il tutto è superiore alla parte, c’è un diritto dell’intera famiglia umana che sovrasta anche quelli dei singoli”. Così l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita (Pav), intervenuto presso la Sala Stampa della Santa Sede alla conferenza stampa di presentazione della XXIV Assemblea generale della Pav sul tema sul tema “Global Bioetics” che si è aperta oggi in Vaticano (Aula Nuova del Sinodo, fino al 27 giugno). Alla sessione di apertura è seguita, sempre questa mattina, l’udienza privata con Papa Francesco. All’interno dell’assise, riservata ai 150 accademici che fanno parte dell’Istituzione vaticana, si svolgerà il workshop pubblico “Equal beginnings. But then? A global responsibility” (Uguali alla nascita. Ma poi? Una responsabilità globale). Per l’arcivescovo è importante guardare, “come ancora una volta ci ha invitato a fare il Papa, non solo alle singole persone. La vita umana esiste perché esistono gli individui ma riguarda sia il singolo sia l’unità di tutta la famiglia umana come soggetto al quale è stata affidata la cura della casa comune”. Ritornando ai lavori dell’assemblea, Paglia spiega: “Ci soffermeremo anche sulla ricomprensione della vocazione dell’Accademia per affrontare il tema della vita in tutte le sue articolazioni” e in relazione con le frontiere di “genetica, intelligenza artificiale, robotica perché è necessario uno sguardo globale, a 360 gradi”. Tra i diversi temi affrontati dal workshop il presidente Pav richiama la disuguaglianza nel mondo nell’accesso ai farmaci. “Questa seconda assemblea dal nuovo impianto statutario – conclude – tiene conto dell’invito del Papa ad abitare tutte le realtà e tutti gli ambiti dove è necessario un supplemento d’intelligenza per accompagnare e difendere la vita”.