“Rafforzare i legami di fraternità tra i membri di religioni differenti, approfondendo un lavoro di ricerca”. Con queste parole il Papa ha riassunto gli obiettivi dell’Associazione Emouna Fraternitè Alumni, ricevuta oggi in udienza nella Sala dei Papi del Palazzo apostolico. “Nell’ambito del vostro corso di studi – voi attestate la possibilità di vivere un sano pluralismo, rispettoso delle differenze e dei valori di cui ciascuno è portatore”, l’elogio di Francesco: “Voi testimoniate anche, in uno spirito di apertura, la capacità delle religioni di prendere parte al dibattito pubblico in una società secolarizzata. E inoltre manifestate, grazie ai legami fraterni stabiliti tra voi, che il dialogo tra i credenti delle diverse religioni è una condizione necessaria per contribuire alla pace nel mondo”. Il Papa ha incoraggiato, quindi, i presenti a “perseverare” nel loro percorso, “avendo cura di coniugare tre atteggiamenti fondamentali per favorire il dialogo: il dovere dell’identità, il coraggio dell’alterità e la sincerità delle intenzioni”. “La vera fraternità – ha ricordato Francesco – non la si può vivere che in questo atteggiamento di apertura agli altri, che non cerca mai un sincretismo conciliante; al contrario, cerca sempre sinceramente di arricchirsi delle differenze, con la volontà di capirle per rispettarle meglio, perché il bene di ciascuno sta nel bene di tutti”. Di qui la necessità di testimoniare che “la religione non è un problema ma è parte della soluzione”. “Vi incoraggio a far crescere una cultura dell’incontro e del dialogo, a promuovere la pace e a difendere, con dolcezza e rispetto, la sacralità di ogni vita umana contro ogni forma di violenza fisica, sociale, educativa o psicologica”, l’appello del Papa.