Dialogo interreligioso

Fine Ramadan: mons. Nosiglia (Torino), “possa il Dio della Pace condurre tutti i credenti ad operare come convinti costruttori di un mondo nuovo”

Mons. Cersare Nosiglia, arcivescovo di Torino

“Vi auguro anch’io che Dio doni pace e concordia alle vostre famiglie e successo ai vostri figli, secondo la sua volontà. Che Dio doni il lavoro, e nella solidarietà possiate soccorrere i poveri e più bisognosi. Possa il Dio della Pace, della Giustizia e dell’Amore condurre tutti i credenti ad operare insieme come convinti costruttori di un mondo nuovo”. E’ l’augurio che l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia ha portato personalmente alla comunità musulmana al termine del Ramadan. “Cari fratelli e sorelle musulmani, desidero esprimere gli auguri miei personali  e della Chiesa cattolica di Torino a voi che avete vissuto il digiuno del mese del Ramadan. I cristiani conoscono e apprezzano i contenuti spirituali del vostro digiuno che vi aiuta a riscoprire la centralità di Dio nella vita e l’importanza della dimensione spirituale della persona umana. È inoltre un impegnativo esercizio di pazienza e di autodisciplina, non solo per astenervi da cibi e bevande dall’alba al tramonto del giorno, ma soprattutto dalle parole, dalle azioni e dalle abitudini cattive  che nuocciono al prossimo”. Nel messaggio, l’arcivescovo ricorda l’iniziativa di dialogo e di solidarietà promossa a Torino dai giovani cristiani e musulmani raccogliendo tra la gente offerte a favore di un’associazione di volontariato che assiste gli anziani. E conclude citando quanto ha augurato quest’anno papa Francesco ai “fratelli islamici”: “questo tempo privilegiato di preghiera e di digiuno aiuti a camminare sulla via di Dio che è la via della pace”.