Religiosi

Cistercensi: a Parma si presenta la prima guida che raccoglie informazioni su oltre 500 abbazie e siti

Una lacuna da colmare sulla presenza dei monaci e delle monache cistercensi in Italia nel corso di quasi 900 anni. È per questo motivo che nasce la guida “Abbazie e Siti Cistercensi 1120-2018” che sarà presentata a Parma lunedì 18 giugno alle 11 nell’abbazia di Valserena, ora Centro studi e archivio della Comunicazione dell’ateneo parmense. Nell’occasione sarà presentata ufficialmente anche la neonata Associazione italiana dei siti e delle abbazie cistercensi. “Da diversi anni collaboro con l’abbazia di Chiaravalle che aderisce alla Carta europea delle abbazie e dei siti cistercensi e per questo ho avuto modo di conoscere le Guide Routier che documentano la presenza cistercense nelle varie nazioni europee. Per l’Italia invece non c’era nulla”, ha spiegato Silvia Testa, autrice del volume insieme a Piero Rimoldi. “Abbiamo iniziato a informarci prima per semplice curiosità poi, dal 2013, in maniera sistematica”. Il risultato è un volume di 500 pagine edito da Arti Grafiche Parma, con informazioni di oltre 500 abbazie e siti cistercensi. Il materiale è organizzato con cartine regionali dove gli insediamenti più importanti hanno una scheda, corredata da foto, con storia, architettura e informazioni turistiche.

Sono riportati anche monasteri che non sono nati cistercensi ma lo sono stati per un tempo più o meno lungo: S. Ambrogio a Milano, S. Silvestro a Nonantola, S. Croce in Gerusalemme a Roma, S. Spirito a Palermo e S. Pietro alla Canonica ad Amalfi (che ora è un hotel). “Abbiamo inserito anche gli insediamenti femminili, solitamente trascurati dagli studi, come S. Caterina a Fossano o S. Benedetto a Conversano per il passato e come il monastero di Vitorchiano che attivo oggi e ha otto filiazioni in diverse nazioni del mondo”, ha concluso Silvia Testa. La pubblicazione è promossa da associazione “Giuseppe Micheli” e Comune di Morimondo (Milano), in collaborazione con i monaci cistercensi di Chiaravalle della Colomba (Piacenza), con Confcoopertive Parma ed Emilia-Romagna e con il patrocinio di Comune di Parma, Comune di Fontevivo, Regione Emilia-Romagna e Senato della Repubblica.