Strasburgo

Parlamento Ue: “cura dimagrante” con le elezioni 2019. Da 751 a 705 seggi, 3 in più all’Italia

L'eurodeputata Danuta Hübner

(Strasburgo) Con il voto di oggi in plenaria a Strasburgo il Parlamento europeo conferma la sua futura composizione in vista delle elezioni del maggio 2019, considerando il ritiro del Regno Unito e il possibile futuro ingresso di nuovi Paesi membri. Dal prossimo anno, dunque, l’Euroassemblea ridurrà il numero di deputati da 751 a 705 (manca solo l’ok formale del Consiglio europeo del 28-29 giugno). “Oltre a ridurre le dimensioni del Parlamento europeo, da 751 a 705 rappresentanti eletti, la Plenaria ha approvato – spiega una nota – una proposta di ridistribuzione dei seggi, per porre in riserva 46 dei 73 seggi che si libereranno in seguito al ritiro del Regno Unito”. I 46 seggi in riserva potranno, in parte o nella loro totalità, “essere assegnati ai nuovi Paesi che aderiranno all’Unione europea o rimanere liberi, riducendo così le dimensioni del Parlamento”. I restanti 27 seggi saranno ridistribuiti tra i 14 Paesi dell’Unione che sono leggermente sottorappresentati, per compensare le attuali disparità in aula.
All’Italia, toccherebbero 3 seggi in più (da 73 attuali a 76). Nel testo si sottolinea, peraltro, che la nuova assegnazione si applicherà solo se il Regno Unito lascerà l’Ue. Il progetto di decisione del Consiglio europeo è stato approvato con 566 voti favorevoli, 94 contrari e 31 astensioni.
La co-relatrice Danuta Hübner ha dichiarato: “La composizione del Parlamento europeo è la massima espressione della volontà dei cittadini europei. Per questo è importante che la rappresentanza dei cittadini sia equa, obiettiva e in linea con il diritto comunitario. Dopo lunghi e difficili negoziati, sono lieto che il Parlamento europeo abbia approvato in via definitiva la nostra proposta. Coinvolgere i cittadini nel processo democratico è questione di massima importanza e credo che una nuova composizione della nostra assemblea motiverà i cittadini a partecipare più attivamente al processo democratico”.