Devozione

Festa di sant’Antonio: p. Voltan, “un santo ‘social’ che ascolta e sa utilizzare i mezzi di comunicazione”

“Un santo ‘social’, che ascolta, connesso, che sa utilizzare i mezzi di comunicazione”. Con queste parole il ministro provinciale dei minori conventuali del Nord Italia, padre Giovanni Voltan, descrive sant’Antonio, di cui oggi ricorre la memoria liturgica. “A pensarci, l’accostamento è azzeccato anche perché Antonio non solo è stato giovane di cuore, ma anche anagraficamente – afferma p. Voltan, al termine della processione con le reliquie del santo -: si è consacrato al Signore da adolescente, ha vissuto gli undici anni della sua avventura francescana e italiana tra i 25 e i 36 anni, anno della morte. Si chiedeva il Servo di Dio don Tonino Bello come mai, dopo secoli, Antonio sa ancora parlare e attirare le persone e dava questa risposta: si era convertito alla gente, ai suoi problemi e aveva imparato così la lingua dei poveri, delle situazioni concrete cui portava la buona notizia, il Vangelo di Gesù, nel linguaggio comprensibile della vita. È così che è diventato un formidabile comunicatore, un evangelizzatore che al messaggio univa la testimonianza della vita”. Grande folla alla celebrazione eucaristica presieduta quest’oggi in basilica da p. Voltan. E quasi duemila sono stati gli albanesi che hanno partecipato alla messa celebrata da p. Nikson Shabani. “Siamo radunati oggi nella Festa di Sant’Antonio con tantissimi albanesi cattolici e non cattolici –  ha detto p. Shabani -, siamo venuti qui dai tanti paesi d’Italia e da tanti paesi d’Europa nei quali risiediamo, perché gli albanesi rispettano tantissimo il santo e tra il popolo albanese vi sono moltissimi devoti. In Albania infatti vi è uno dei più grandi santuari a lui dedicato d’Europa e nel Kosovo sono cinque le parrocchie che oggi festeggiano. Siamo qui tutti insieme per portare a Sant’Antonio le nostre preghiere e le nostre intenzioni, e a lui chiediamo pace e benedizione per tutte le nostre comunità”.

Oltre seimila sono state le persone che tra ieri e oggi sono passate davanti alle reliquie di sant’Antonio. Dall’inizio della Tredicina sono stati più di 45mila i passaggi conteggiati e i responsabili della Basilica stimano siano stati oltre 50mila gli ingressi solo alla Cappella del Tesoro dal 31 maggio ad oggi. Praticamente esauriti tutti i 10mila panini benedetti dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio, distribuiti dalla primissima mattina di oggi sul sagrato della Basilica. Oltre 10 mila le ostie consacrate nella mattinata di oggi (complessivamente sono state 28mila quelle consacrate dall’inizio della Tredicina). E oltre circa 2000 le bottigliette di acqua benedetta distribuite dalla sagrestia della Basilica solo nella giornata di oggi.