Fake news: Puppo (Univ. Trento), “le opinioni finiscono per sostituire la realtà”

Cosa c’è di falso nelle notizie false? E cosa c’è di vero? Queste le domande su cui ha riflettuto questa mattina Federico Puppo, docente di filosofia del diritto all’Università di Trento che, con Filippo Ceretti e Umberto Folena, sono stati protagonisti dell’incontro dal titolo “La verità vi farà liberi”, organizzato dall’Ucsi di Trento e dall’Ufficio diocesani comunicazioni sociali in occasione della 52ª Giornata delle comunicazioni sociali. “Quello che scompare nel contesto comunicativo attuale, abitato dalle fake news, è proprio la verità e con la verità viene meno la realtà – commenta –. Si finisce per sostituire le opinioni ai fatti. Non è che le opinioni si stacchino dalla realtà, ma che le opinioni si sostituiscono ad essa”. Ricordando Aristotele – “vera è quell’affermazione che non contraddice la realtà”, Puppo ha mostrato che ci sono diversi gradi di realtà. “Posso credere che le cose stiano in un certo modo – chiarisce -, posso anche avere delle certezze che stiano così, ma questo non mi garantisce che le cose stiano veramente come io creda. Per smontare le fake news oggi devo essere capace di smontarle a partire dalla realtà”. E sempre rifacendosi al pensiero del celebre filosofo greco, Puppo ha ricordato che “nella società della comunicazione non è fuori luogo ricordare che Aristotele diceva che della retorica, oltre al logos, fanno parte anche l’ethos e il pathos. Chi fa comunicazione se non risulta credibile, difficilmente potrà convincere le persone a cui si rivolge. La verità dipende dal valore morale di chi parla. Una persona vanta un ethos credibile quando dice la verità e poiché la verità dipende dalla realtà, uno ha un ethos credibile quando parla della realtà”.

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