L’azione politica del nuovo Parlamento si dovrebbe concentrare su economia e sviluppo. È la priorità indicata da più della metà degli italiani (57%) secondo la rilevazione dell’Istituto Ixè che nell’“Osservatorio politico” ha sondato gli italiani circa “Le priorità per un prossimo Governo” e “Il vincolo Europeo”. Per i 1.000 intervistati, vengono dopo i temi delle tasse (33%), del sostegno al reddito delle persone (27%), dell’immigrazione (26%) e della sicurezza (23%). Quasi due italiani su tre (63%) “è fondamentale modificare la legge elettorale prima possibile” mentre per uno su quatto (25%) “la legge elettorale è da cambiare, ma non è una priorità”. Dal sondaggio emerge la necessità di intervenire anche sulla legge Fornero: dev’essere cancellata per il 41% degli intervistati, mentre per un altro 41% dev’essere solo aggiustata. Solo per l’8% “è necessario mantenerla, altrimenti i conti pubblici non reggerebbero”. Quasi la metà degli intervistati (49%) si dice contraria all’introduzione di un’imposta patrimoniale mentre il 33% sarebbe favorevole. Rispetto invece al reddito di cittadinanza, “che garantisca un sussidio a chi non ha un lavoro o ha redditi molto bassi”, il 55% si dice favorevole ad una sua introduzione a fronte di un 37% contrario. Riguardo alla fiducia nell’Unione europea, se il 41% dice di averne poca, il 37% afferma di averne abbastanza e l’8% molta. Sui vincoli imposti dall’Unione europea sul deficit, il 32% ritiene che “il limite si può leggermente sforare, contrattando con l’Europa”, per il 30% invece “l’Italia deve fare le sue scelte di bilancio, ignorando i vincoli dell’Europa” mentre per il 18% “il limite del 3% va assolutamente rispettato”. Alla domanda “Se si facesse un referendum sull’Euro, lei come pensa che voterebbe?” il 61% ha risposto “Per restare nell’Euro” e solo il 21% “Per uscire”.