“L’idea di uno sviluppo umano integrale può sembrare nuova, ma non lo è. Specialmente per quello che è il punto di vista dell’Africa. Quando abbiamo ricevuto il messaggio cristiano dai missionari, la nostra gente lo ha accolto non solo perché è un messaggio spirituale ma anche perché è un buon messaggio per lo sviluppo umano”. Lo ha detto il card. John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja (Nigeria), parlando dello sviluppo umano integrale e della sua crescita nella Chiesa nigeriana per il bene della società durante la visita ad limina dei vescovi nigeriani al Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.
“Dall’inizio – ha aggiunto – l’impegno dei missionari era insieme un impegno per lo sviluppo umano e per quello pastorale, senza che l’uno fosse considerato più importante dell’altro”. Il cardinale giudica così positivamente la scelta della Santa Sede di dedicare un Dicastero a “pensare insieme il migliore coordinamento possibile” e “ridurre le distanze con le nostre rispettive chiese locali”. “Così, per esempio, la Conferenza episcopale della Nigeria considera in maniera unitaria, integrale tutto quello che avviene lì – spiega il porporato -. Il mondo segue una logica globale e non è più tempo per mantenere piccoli scomparti. Per quanto possibile dobbiamo crescere assieme e tutti devono essere aiutati a svilupparsi nello spirito, nella verità e nella dignità umana. Queste cose sono veramente importanti e principali nel messaggio cristiano”.