Germania: Bdkj, per i candidati al sacerdozio necessarie “nuove forme di accompagnamento e di vita più vicine alla realtà”

C’è bisogno di una “comprensione e una consapevolezza condivise su come la cura pastorale vocazionale possa funzionare”, al di là degli “obiettivi di reclutamento”. C’è anche bisogno di sostituire la “classica formazione dei candidati al sacerdozio nei convitti e seminari” con “nuove forme di accompagnamento e di vita più vicine alla realtà”. Sono due tra gli input che arrivano dall’assemblea della Bdkj, la Federazione tedesca delle associazioni cattoliche giovanili, che si è riunita in assemblea plenaria nei giorni scorsi ad Altemberg e che si è occupata di “idee per il futuro della Chiesa e della società”. Le “vocazioni pastorali” sono state un tema di fondo, anche nella prospettiva del prossimo Sinodo dei vescovi. “La mancanza di vocazioni pastorali non è data da Dio. Ci sono cause e ragioni” che sono state indagate in assemblea “e che si possono cambiare”, si legge nel comunicato finale. I giovani rappresentanti di 17 associazioni nazionali giovanili e 26 diocesane hanno parlato anche di “mondi digitali”. “Accompagnare criticamente lo sviluppo della digitalizzazione non significa rifiutarlo”, si legge nel comunicato finale, “ma creare standard orientati al bene comune, riconoscendo il ruolo determinante” del digitale per i giovani. Per la Bdkj è importante anche trovare il modo per “aiutare i giovani a porsi in modo critico con i media e le informazioni”, a essere “liberi e creativi”, responsabili rispetto ai contenuti e a muoversi in sicurezza nello spazio digitale.

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