Avvenire: la prima pagina di domani 8 maggio. Appello di Mattarella ai partiti, morte di Ermanno Olmi, aggressione in un bar della periferia romana

“Avvenire” dedica il suo titolo di apertura alla situazione politica, con l’appello di Mattarella ai partiti per evitare nuove elezioni a brevissima scadenza. L’editoriale è del direttore, Marco Tarquinio. La fotocronaca è per la scomparsa del grande regista Ermanno Olmi, intellettuale cattolico inquieto, che Alessandro Zaccuri ricorda così: “Ermanno Olmi non era un cristiano incontentabile: era incontentabile perché era un cristiano. Amava la realtà in modo appassionato, indagandone e ammirandone ogni dettaglio, dalle meraviglie segrete del creato fino alle imprese, spesso altrettanto nascoste, attraverso le quali l’uomo mette alla prova la propria grandezza. Da questo punto di vista, il suo film più compiutamente cristiano è forse ‘Il mestiere delle armi’, del 2001”. Il titolo di taglio è per le elezioni in Libano, molto attese, ma caratterizzate da un sostanziale stallo con una bassa affluenza al voto. Un altro commento è quello di Danilo Paolini, responsabile della redazione romana, sull’aggressione in un bar della periferia della capitale, segno delle protervia dei clan. “Quanto sei brutta Roma – scrive Paolini – nella furia di calci, pugni, cinghiate che nel giorno di Pasqua si è abbattuta su una signora invalida e sul proprietario di un bar alla Romanina, ‘colpevoli’ di aver avuto il coraggio di ribellarsi alla prepotenza di due giovani esponenti dei Casamonica. Da anni, almeno quaranta, questa famiglia di origini sinti-abruzzesi accumula denaro, e quindi potere, nelle ‘sue’ borgate. Si può dire che certe zone siano cresciute attorno a quel potere. Un potere illegale”. Tra i “temi di Avvenire”, un’inchiesta sulla Spagna che ha superato l’Italia per Pil procapite. Infine, l’inserto Popotus, il giornale dei ragazzi con le notizie degli adulti.

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