Si è aperta all’insegna della difesa delle produzioni agroalimentari l’edizione 2018 di Cibus a Parma che quest’anno raccoglie 3.100 espositori e aspetta circa 80mila visitatori e circa 2.500 buyers da tutto il mondo. Circa gli effetti della contraffazione alimentare e del cosiddetto italian sounding nel corso della inaugurazione Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, ha sottolineato: “Non possiamo dirci soddisfatti delle azioni di contrasto a questo fenomeno della contraffazione, che oggi costa al nostro Paese circa 90 miliardi di euro, pari al triplo del valore dell’export alimentare nazionale. Questo fenomeno preoccupa ancor di più se andrà ad inserirsi in un contesto di dazi che potrebbero essere posti in essere dagli Usa, un Paese che da solo vale 23 miliardi di euro di italian sounding”.
Proprio per contrastare questo fenomeno, domani Coldiretti presenta a Cibus “Filiera Italia”, “la nuova realtà associativa – viene spiegato in una nota –, che unisce, per la prima volta, la produzione agricola e l’industria italiane per far crescere il nostro Paese difendendo l’eccellenza, l’unicità e l’autenticità del modello agroalimentare italiano”. Di “Filiera Italia” fanno parte Coldiretti, Ferrero, Inalca/Cremonini e Consorzio Casalasco (Pomì e De Rica) e ancora Bonifiche Ferraresi, Ocrim, Farchioni Olii, Cirio agricola, Donna Fugata, Maccarese, OL.Ma, Giorgio Tesi Group, Terre Moretti (Bellavista) e Amenduni. I valori comuni di questa task force sono l’identità territoriale e il “saper fare” nazionale che da secoli rendono eccellente il modello alimentare italiano, basato sui principi della dieta mediterranea, attraverso la combinazione di tutti gli ingredienti utili ad un’alimentazione sana, variata, equilibrata, genuina e “buona”.