
“È nota a tutti la gravissima situazione dell’occupazione nella quale ci troviamo. I nostri paesi, le nostre parrocchie conoscono bene gli effetti preoccupanti della mancanza di lavoro: giovani costretti ad emigrare; cassintegrati impossibilitati a nuove prospettive di assunzione; situazioni che divengono drammatiche nelle famiglie monoreddito o in presenza di mutui precedentemente assunti”. Lo scrive il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, nel messaggio, a firma anche del consiglio presbiterale, per uno “sviluppo integrale umano, sociale e cristiano del nostro territorio”. “Tutto questo – si legge nel testo – non solo non può lasciarci indifferenti, ma deve spronare tutti a cercare le convergenze più opportune perché si pongano in atto iniziative e politiche volte a una inversione di tendenza capace di generare un futuro di speranza”. I firmatari del messaggio intendono “sollecitare in ogni modo le migliori risorse della nostra terra: la società civile in ogni sua componente, le autorità istituzionali comunali, regionale e nazionale, l’Università e la scuola, il mondo imprenditoriale ed economico, le associazioni dei lavoratori”. Infine, un monito. “La gravissima situazione economico-sociale non può legittimare qualsiasi attività economica e produttiva, senza che ne valutiamo responsabilmente la sostenibilità, la dignità e l’attenzione alla tutela dei diritti di ogni persona”.