
“Le idee si discutono, la situazione si discerne”. Lo sosteneva nel 1987 l’allora padre Jorge Mario Bergoglio nella prefazione a una raccolta di 8 lettere di due prepositi generali della Compagnia di Gesù: “Las cartas de la tribulacion”, una vera e propria guida al discernimento in tempi di desolazione. A proporre per la prima volta in italiano il testo, introvabile, è “La Civiltà Cattolica” per aiutare, spiega il direttore padre Antonio Spadaro, a leggere in profondità la lettera del Papa Francesco ai vescovi del Cile, a seguito del report consegnatogli da mons. Charles J. Scicluna lo scorso 8 aprile sugli abusi perpetrati da uomini di Chiesa su minori. La tribolazione cui si riferisce lo scritto, pubblicato nel quaderno n. 4029 in uscita sabato 5 maggio, è la soppressione della Compagnia nel 1773 da parte di Papa Clemente XIV, successivamente ricostituita da Pio VII nel 1814, ma una nuova “carta de la tribulacion”, scrive Spadaro presentando il testo, “si può ben considerare, a suo modo”, la lettera ai vescovi del Cile. Le parole della prefazione, chiosa il direttore della rivista, sono parole che il Papa “dice oggi alla Chiesa, ripetendole innanzitutto a se stesso” e aiutano ad “entrare nel cuore” del suo pontificato. “In momenti di turbamento – scrive Bergoglio -, quando il polverone delle persecuzioni, delle tribolazioni, dei dubbi ecc. viene sollevato dagli avvenimenti culturali e storici, non è facile distinguere la via da seguire. Ci sono varie tentazioni proprie di quel tempo: discutere le idee, non dare la debita importanza alla questione, badare troppo ai persecutori e restare a rimuginare la desolazione”. Più che alle idee, Bergoglio invita a guardare “alla vita”. “Le idee – chiosa – si discutono, la situazione si discerne”.