Scienza & Vita

Homo Cyborg: card. Bassetti, “la nuova questione sociale ci impone la sfida del nuovo umanesimo”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Il nuovo umanesimo” è “una grande sfida, non solo per la Chiesa, ma per l’umanità intera”. Ne è convinto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, che questa mattina ha inaugurato a Roma il XVI convegno annuale promosso dall’associazione Scienza & Vita sul tema “Homo Cyborg. Il futuro dell’uomo, tra tecnoscienza, intelligenza artificiale e nuovo umanesimo”. Nel mondo contemporaneo, osserva il cardinale, “è ormai emersa una nuova questione sociale che investe la sfera economica e quella antropologica, la dimensione culturale e quella politica, i cui riflessi si fanno sentire profondamente anche in ambito religioso”. Ed è proprio “la consapevolezza di questa nuova questione sociale che ci impone la sfida del nuovo umanesimo. Una questione sociale che tende ad interpretare e a vedere in modo unitario la crisi antropologica e quella economica, la crisi ambientale e quella politico-culturale”.

Secondo Bassetti, “il nuovo potere tecnico non è solo un’applicazione economica della scienza nella vita quotidiana ma è una concezione filosofica del mondo e una visione parareligiosa della vita comune”. Di qui l’esortazione a intellettuali e scienziati “a dare una nuova forma e un nuovo senso a quell’umanesimo cristiano e laico che per secoli ha caratterizzato la vita quotidiana del continente europeo. La sfida del nuovo umanesimo non è una questione da eruditi rinchiusi nella Torre Eburnea ma è un progetto di grandissimo respiro che ha come ambizione ultima la ‘custodia dell’umanità’”. Di fronte al rischio di un “nuovo Adamo tecnologico” occorre, come ha in più occasioni affermato il Papa, “un nuovo umanesimo europeo vicino agli ultimi”. Un umanesimo, conclude Bassetti, “non di facciata”, ma “estremamente concreto, che si proponga di umanizzare la tecnica, rendendola al servizio dell’uomo, e di custodire la vita umana in ogni istante dell’esistenza”.