Scienza & Vita

Homo Cyborg: card. Bassetti, “crisi antropologica mercifica tutto” e “anestetizza mente e cuore”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

L’invito a non avere paura dei “segni dei tempi” e ad “analizzare cosa si muove sotto la superficie del mare” per “capire come e perché si muovono le correnti che agitano il mondo in cui viviamo”. Lo rivolge questa mattina il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nel saluto ai partecipanti al XVI convegno annuale dell’associazione Scienza & Vita, “Homo Cyborg. Il futuro dell’uomo, tra tecnoscienza, intelligenza artificiale e nuovo umanesimo” che si è aperto a Roma. “Tutti noi – chiosa – siamo chiamati ad esercitare questo sguardo e ad assumere questa prospettiva storica”, oggi “un po’ marginale nel dibattito pubblico” ma invece “estremamente importante”. Di qui il monito a non dimenticare che “il mondo in cui viviamo” è “il prodotto di un processo storico” all’interno del quale si è verificato 40 anni fa un evento ancora oggetto di riflessione: la nascita di Louise Brown, prima bambina nata con la fecondazione in vitro.

Con riferimento quindi al “futuro della natura umana”, citazione dal titolo di un noto volume di Jürgen Habermas, il presidente Cei ricorda i timori del filosofo tedesco per i rischi dell’incontro tra medicina riproduttiva e ingegneria genetica: una società in cui viene esaltato “il potere taumaturgico della tecnica” che rende disponibile ciò che prima era indisponibile, “ovvero la creazione della vita”, e “lo strapotere dell’economico nella vita degli uomini” assurto a “criterio di giudizio” anche nelle questioni eticamente sensibili. Oggi, l’analisi di Bassetti, le società occidentali sembrano “attraversate da una profonda crisi antropologica che sta mercificando tutto, persino il corpo degli esseri umani” mentre la “cultura del benessere” anestetizza la mente e il cuore delle persone tramite una “nuova idolatria del denaro” e attraverso “la riduzione dell’essere umano ad uno dei suoi bisogni: il consumo”.