“Peregrinatio” Giovanni XXIII: mons. Breschi (Bergamo), “gli vogliamo ‘restituire’ una carezza”

“Ripercorremmo la sua vita, risentiremo le sue parole che si faranno in questi giorni cammino spirituale, incontreremo la sua presenza che diventa per noi responsabilità per continuare a coltivare i semi dei valori umani e cristiani che lui, frutto fecondo delle radici dell’albero secolare che è Bergamo, oggi ci riconsegna”. Lo dice il vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi a proposito della peregrinatio delle spoglie di Giovanni XIII a Bergamo e a Sotto il Monte. Il suo augurio, alla vigilia del ritorno delle spoglie del Papa santo, è che “la comunità ecclesiale assieme alla società civile siano riconoscenti, nel doppio senso: quello del dire grazie e quello del comprendere e gustare la ricchezza che c’è non solo nel suo passato, ma anche nel nostro presente, attraverso una fedeltà nella creatività”. “Ritengo significativo – aggiunge – che la peregrinatio si apra con momenti in cui sono protagonisti i giovani e si concluda con il legame a Papa Francesco nella persona del suo segretario di Stato e nel ricordo del Sinodo dei Giovani, nei passi dei quali si muove la Chiesa in uscita del terzo millennio”. “Gli vogliamo ‘restituire’ una carezza – conclude –, per usare l’emozionante immagine indimenticabile, da lui donata al mondo sotto la luna della sera dell’apertura del Concilio Vaticano II”.

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