“Non basta essere onesti, bisogna essere competenti. Il partito è una cerniera per entrare nelle istituzioni. Se l’organizzazione non è adeguata a un sistema democratico, tutto si corrompe. Anche le istituzioni”. Lo ha detto Vittorio Alberti, filosofo, componente del comitato scientifico del Cortile dei Gentili e autore del libro “Pane sporco”, intervenendo a un videoforum di Repubblica tv dedicato alla corruzione. “Bisogna leggere la corruzione non solo come un reato, ma all’interno della crisi cultuale del nostro tempo, che investe sia la vita sociale sia quella individuale”, ha aggiunto. La corruzione “è reato”, ma è anche “qualcosa che spezza un rapporto con la società”. Quindi, “dare una risposta culturale diventa necessario”. In quest’ottica, secondo Alberti, occorre “un piano per le scuole e le università che sia sistematico”.