Riepilogo

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Governo, Salvini e Di Maio salgono al Quirinale. Venezuela, Maduro rieletto presidente

Politica: Salvini e Di Maio al Quirinale. Pronti il programma e la lista dei ministri

Saliranno oggi pomeriggio al Quirinale i rappresentanti di Lega e Movimento Cinque Stelle per presentare al Presidente della Repubblica programma e squadra di governo. Fino all’ultimo sono state in corso le trattative per varare il governo giallo-verde. Ieri i gazebo delle due forze politiche hanno raccolto il sì dei rispettivi elettori. Matteo Salvini, durante un comizio a Fiumicino, parlando dell’incontro avuto in mattinata con Luigi Di Maio, ha detto: “Abbiamo chiuso l’accordo sul premier e sulla squadra di ministri. Speriamo che nessuno metta veti su una scelta che rappresenta la volontà della maggioranza degli italiani”. Di Maio ha dichiarato: “Io e Salvini abbiamo chiuso un accordo politico. Ovviamente le prerogative sono ora del presidente della Repubblica, sceglierà lui i passaggi da fare. Prima di spread e dei parametri di Bruxelles vengono i cittadini italiani”. Per il nome del premier resta in pole position quello del giurista fiorentino Giuseppe Conte.

Valle d’Aosta: elezioni regionali, oggi i risultati. Lega e Cinquestelle cercano la conferma

Si svolgono in mattinata le operazioni di spoglio delle elezioni regionali svoltesi ieri in Valle d’Aosta, cui si guarda, per gli equilibri politici, anche da Roma. Erano 103mila gli elettori chiamati alle urne: ha votato il 65% degli aventi diritto. Si è votato in 74 comuni, per eleggere 35 consiglieri regionali. Le liste in lizza sono: Pour Notre Vallée-Stella alpina, Centro destra Valle d’Aosta, Partito democratico, Impegno civico, Union valdotaine progressiste, Alpe, Lega, Union valdotaine, Mouv’ e Movimento 5 stelle.

Venezuela: Nicolas Maduro confermato presidente. L’oppositore Falcon parla di brogli

Nicolas Maduro è stato rieletto presidente del Venezuela con oltre 5 milioni di voti su poco più di 8 milioni espressi durante le elezioni di ieri. Maduro resterà altri sei anni alla guida del Paese. Henri Falcon, il principale oppositore di Maduro, ha subito dichiarato di non riconoscere l’esito del voto, denunciando gravi irregolarità da parte del governo. Pochi minuti dopo l’apertura delle urne, un appello al Paese era stato lanciato da Papa Francesco affinché “tutti si adoperino nella ricerca di soluzioni giuste, efficaci e pacifiche evitando la tentazione del ricorso a qualsiasi tipo di violenza”.

Bosnia-Erzegovina: Erdogan fa campagna elettorale e divide il Paese balcanico

Suscita polemiche la visita del presidente turco Erdogan avvenuta ieri in Bosnia-Erzegovina. Si tratta della tappa del tour annunciato in vista delle elezioni presidenziali del prossimo autunno, rivolta – questa sarebbe la spiegazione – agli elettori turchi all’estero. Molte voci accusano Erdogan di ingerenze nella politica bosniaca, e in particolare di voler servire, a scapito di croati e serbo-bosniaci, gli interessi di Bakir Izetbegovic, che nella presidenza tripartita nazionale rappresenta il popolo bosgnacco e musulmano, a scapito dei cittadini serbi e croati.

Cronaca/1: Chieti, uccide la figlia e si lancia nel vuoto da un viadotto autostradale

Uccide la figlia e poi si lascia andare nel vuoto morendo sul colpo dopo essere rimasto sette ore appeso sul bordo di un viadotto della A14, a Francavilla al Mare (Chieti) da dove aveva gettato la bambina, di 10 anni. Giornata tragica ieri, terminata con Fausto Filippone, 49 anni, che si è lanciato da un viadotto autostradale dopo ore in cui i mediatori cercavano di farlo desistere dal suicidarsi. L’uomo aveva lanciato la figlia della convivente, sempre dal viadotto, morta sul colpo dopo un volo di 40 metri. Poche ore prima da un balcone era precipitata la compagna di Filippone, Marina Angrilli, 51 anni, morta dopo la corsa in ospedale per le gravi lesioni riportate. In corso la ricostruzione della dinamica della caduta. Tra le ipotesi quella di femminicidio e infanticidio.

Cronaca/2: Alto Adige, gesto razzista contro il centro richiedenti asilo di Appiano

Una bomba carta è stata fatta esplodere sulla soglia del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Appiano, in Alto Adige, nella notte fra sabato e domenica. Come rivendicazione è stata lasciata sul posto una tavola di legno decorata con una svastica nazista e una croce celtica e parole di odio per gli ospiti del centro. Il centro di accoglienza per richiedenti asilo, un’ex caserma all’ingresso del paese, gestito dall’organizzazione Volontarius, ospita 39 persone, delle quali 28 lavorano e gli altri fanno corsi di formazione. Appiano ha 15mila abitanti, compresi un migliaio di residenti stranieri, soprattutto dell’Est Europa.