
“Un quotidiano che si distingue per autorevolezza di tratto e di contenuti”, “un punto di riferimento per le nostre comunità e, più in generale, anche per il vasto mondo della comunicazione e della cultura del nostro Paese”. È l’identikit di “Avvenire” tracciato questa mattina dal card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, in occasione dell’udienza concessa da Papa Francesco nella ricorrenza dei cinquant’anni del quotidiano. Le persone che lavorano in “Avvenire” avvertono “quanto sia essenziale camminare con Pietro e con la Chiesa, attente nel contempo a tener vivo il dibattito e il confronto all’interno del mondo cattolico, come pure a dialogare con la società tutta, senza mai venir meno a una chiara identità”. “Il giornale, nella sua versione cartacea quanto in quella digitale – ha aggiunto il cardinale -, ne è espressione con il suo modo di dare le notizie e di approfondirle; con la sua sensibilità per una fede che sappia farsi cultura, per le tematiche del lavoro e della famiglia, dei migranti e delle cause che generano il loro esodo, della legalità contro l’azzardo e tutto ciò che non fa crescere il territorio”. Il card. Bassetti ha ricordato anche le altre testate della Cei “che celebrano a loro volta anniversari significativi: penso ai trent’anni dell’Agenzia SIR e ai venti di Tv2000 e del Circuito radiofonico Inblu”: “In un momento di repentine trasformazioni, intendiamo vivere queste tappe come un richiamo a far sempre più nostre le Sue indicazioni a ricercare e promuovere una maggiore sinergia tra i nostri media, per una presenza qualificata e significativa, capace di informare e di formare”.