“Nell’ordinamento italiano alcun intervento volto a prelevare coattivamente materiale organico di un indagato, anche in materia di omicidio stradale, può avvenire senza l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria”. Lo segnala con una nota l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), che ha espresso un parere giuridico sui controlli effettuati dagli agenti della dogana francese nei locali della stazione di Bardonecchia. “Le norme europee e gli accordi tra Italia e Francia prevedono che gli agenti francesi possano operare sul territorio italiano, nelle zone di frontiera – si legge nella nota -, ma stabiliscono determinate procedure e specifici limiti e condizioni, che nella vicenda svoltasi venerdì sera sono state palesemente violate”. Il riferimento è all’articolo 3 dell’accordo in materia di cooperazione di polizia del 2012, secondo il quale “gli agenti francesi che partecipano ai pattugliamenti e alle altre operazioni congiunte di polizia sul territorio italiano devono operare sotto il controllo e, generalmente, in presenza di agenti italiani. Nell’operazione effettuata a Bardonecchia, invece, erano presenti solo agenti della Dogana francese, senza alcun coinvolgimento, nemmeno a livello informativo, delle competenti autorità italiane”. L’Asgi chiama in causa anche l’articolo 41 della Convenzione di Schengen del 1985, che permette agli agenti francesi di “entrare in territorio italiano se inseguono una persona colta in flagranza di commissione di un reato grave, tra cui il traffico di stupefacenti e, data la particolare urgenza, non possono previamente avvertire le autorità italiane”. “Non risulta, tuttavia, che nella vicenda accaduta venerdì sera si trattasse dell’inseguimento di una persona colta di flagranza di reato”. Inoltre, lo stesso articolo stabilisce che, in questo caso “gli agenti impegnati nell’inseguimento sono tenuti ad avvertire le autorità competenti dello Stato nel cui territorio esso avviene, al più tardi al momento dell’attraversamento della frontiera. Non risulta invece che gli agenti della Dogana francese abbiamo avvertito le autorità italiane”. Altra violazione, secondo l’Asgi, sempre dell’articolo 41 della Convenzione di Schengen, che “vieta agli agenti dell’altro Stato impegnati nell’inseguimento transfrontaliero l’ingresso nei domicili e nei luoghi non accessibili al pubblico”.