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Venezuela: i vescovi, “i governanti trovino soluzioni alle sciagure che colpiscono il popolo”

Un appello ai “governanti e responsabili della nazione” perché prendano coscienza “delle responsabilità di tutte queste sciagure, ascoltino il popolo” e si impegnino, “con l’aiuto e la collaborazione dell’impresa privata, inclusi i Paesi fratelli”, a “controllare l’iperinflazione, facilitare la ricerca di soluzioni politiche” a queste “disgrazie, prima che raggiungano proporzioni incontrollabili e dimensioni dolorose in termini di distruzione e morte”. Lo rivolgono oggi i vescovi del Venezuela in una nota sulla “crisi politica e umanitaria” – anticipata al Sir – nella quale ne denunciano nuovamente le conseguenze (iperinflazione, fame, disoccupazione, mancanza di medicine, epidemie, emigrazione), chiedendo di posticipare le elezioni presidenziali, previste per il 20 maggio prossimo, “all’ultimo trimestre dell’anno”. Altrimenti, precisano, “possono aggravare” la situazione nel Paese e “condurlo verso una catastrofe umanitaria senza precedenti”. I vescovi ricordano a tutti i venezuelani che “in questo momento è in gioco non soltanto la realizzazione di un comizio in più” o “il peggioramento temporaneo della qualità di vita di un popolo, ma la sua stessa esistenza come nazione, libera, fraterna e democratica”. “Con la forza della fede – concludono – e l’appoggio della speranza, è possibile assumere coraggiosi e decisi atteggiamenti di solidarietà e dare un corso diverso a questa storia di morte”.

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