Papa Francesco: “la Chiesa predica più con le mani che con le parole”. “Persone perbene sono uno schiaffo in faccia alla società”

“La Chiesa predica più con le mani che con le parole”. A ribadirlo è il Papa, nel libro con Dominique Wolton, “Dio è un poeta. Un dialogo inedito sulla politica e la società”, in libreria da domani per Rizzoli, di cui il Sir pubblica in esclusiva una parte del secondo capitolo. La misericordia è “al centro del Vangelo”, afferma Francesco interpellato dal sociologo su una delle sue definizioni più celebri: “La misericordia è un viaggio dal cuore alle mani”. “È verissimo”, il commento del Papa: “Ma per fare questo viaggio il cuore deve lasciarsi toccare dalla compassione, dalla miseria umana e da qualsiasi forma di miseria. È solo così che può cominciare il suo viaggio”. “La cosa importante sono le opere”, prosegue: “In questo mondo di violenza, ci sono tante donne e tanti uomini, preti, suore e religiose che si dedicano agli ospedali, alle scuole… Ci sono così tante persone perbene, e tutte loro sono uno schiaffo in faccia alla società. La loro è una forma di testimonianza: ‘Io consumo la mia vita’. Quando andiamo nei cimiteri africani e vediamo tutti quei morti, quei missionari, soprattutto francesi, morti giovani, a quarant’anni, perché contraevano la malaria… La ricchezza della misericordia commuove. E le persone, quando ne ricevono testimonianza, capiscono e cambiano. Vogliono essere migliori… oppure uccidono colui che dà testimonianza! Perché vengono travolti dall’odio. Testimoniare comporta questo rischio”. “Tenerezza allo stato puro, dedizione” di “una vita intera”: così il Papa definisce le opere dei misericordiosi: “Per me, far visita ai malati, andare nelle prigioni e far sentire ai carcerati che possono sperare di reinserirsi nella società, è questa la predicazione della Chiesa”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy