Saluto

Udienza con Papa Francesco: mons. Regattieri (Cesena-Sarsina), “dalla sua visita è nato un corso di Dottrina sociale della Chiesa”

foto SIR/Marco Calvarese

“La sua parola che è risuonata forte e profetica nella nostra piazza e in cattedrale; i suoi gesti così eloquenti e carichi di passione per l’uomo specialmente quello più sofferente, gli anziani, gli ammalati, i bambini”. Lo ha detto questa mattina il vescovo di Cesena-Sarsina, mons. Douglas Regattieri, nel suo saluto a Papa Francesco, in piazza San Pietro, in occasione dell’udienza concessa dal Santo Padre alle diocesi di Bologna e Cesena-Sarsina, dove si è recato il 1° ottobre dello scorso anno. “Ricordo il momento in cui un papà, mentre lei si dirigeva verso l’ippodromo per prendere il volo per Bologna, riuscì a farmi avere tra le mani la sua piccola bambina di pochi mesi e gliela porsi per una benedizione – ha aggiunto il presule -. Ricordo la tenerezza con cui lei la baciò e la benedisse”. Quindi, un “grazie” per “la sua vicinanza, la sua prossimità di padre, di pastore e di fratello”. “Siamo venuti oggi per ringraziarla e le voglio dire che non dimenticheremo le sue parole; abbiamo raccolto le sue indicazioni; le consideriamo una traccia autorevole e provvidenziale per il nostro cammino di Chiesa diocesana”. Due, in particolare, gli inviti accolti. “Dopo la sua visita – ha affermato il vescovo – ha preso avvio una serie di incontri formativi per laici sui temi della Dottrina sociale della Chiesa, non lasciando così cadere il suo invito a ‘non balconare’, ma a essere tutti protagonisti della vita sociale della nostra città”. Altro impegno accolto dai preti di “essere sempre gioiosi, perché, toccati dall’incontro con Cristo,  non si può non essere nella gioia”.