Udienza

Papa Francesco: ai fedeli di Bologna e Cesena, “amate i piccoli gesti quotidiani, fanno bene”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Gli uomini e le donne del nostro tempo hanno bisogno di incontrare Gesù Cristo: è Lui la strada che conduce al Padre; è Lui il Vangelo della speranza e dell’amore che rende capaci di spingersi fino al dono di sé. Ecco la nostra missione, che è a un tempo responsabilità e gioia, eredità di salvezza e dono da condividere”. Lo ha detto, questa mattina, Papa Francesco, incontrando in piazza San Pietro i partecipanti ai pellegrinaggi delle diocesi di Bologna e di Cesena-Sarsina organizzati per ricambiare la sua visita del 1° ottobre 2017. “Conservo viva la memoria degli incontri che ho vissuto nelle vostre città. Non dimentico l’accoglienza che mi avete riservato e i momenti di fede e di preghiera che abbiamo condiviso – ha aggiunto -. È stato un dono della Provvidenza per confermare e rafforzare il senso della fede e dell’appartenenza alla Chiesa, che chiede necessariamente di tradursi in atteggiamenti e gesti di carità, specialmente verso le persone più fragili”. A fedeli della diocesi di Cesena, il Papa ha ricordato di essere “chiamati ad annunciare il Vangelo ai vostri concittadini, testimoniandolo con le opere, che non necessariamente devono essere grandi”. “I cristiani sono lievito di amore, di fraternità, di speranza con tanti piccoli gesti quotidiani – ha sottolineato -. Sono piccoli come il lievito ma fanno bene”. Ai fedeli di Bologna, invece, ha auspicato che “il fervore suscitato del Congresso eucaristico diocesano possa prolungarsi nel tempo, non affievolirsi ma accrescersi e portare frutti, lasciando un’impronta indelebile nel cammino di fede della vostra Comunità cristiana”. Francesco ha poi evidenziato che “l’Eucaristia ci riconcilia e ci unisce, perché alimenta il rapporto comunitario e incoraggia atteggiamenti di generosità, di perdono, di fiducia nel prossimo, di gratitudine”. “Il culto eucaristico ci insegna anche la giusta scala dei valori: a non mettere al primo posto le realtà terrene, ma i beni celesti”.