Vocazioni: card. Bassetti, “fatto dinamico, si rinnovano ogni giorno e dinanzi a ogni scelta”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“La vocazione, come chiamata alla sequela di Gesù, non è un fatto statico, avvenuto una volta per sempre, ma un fatto dinamico, che si rinnova ogni giorno e dinanzi a ogni scelta. La vocazione così intesa è una forza propulsiva che si sprigiona in tutto l’arco dell’esistenza”. Lo afferma l’arcivescovo di Perugia e presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, in un’intervista rilasciata al settimanale delle diocesi umbre “La Voce” (in distribuzione da oggi), a proposito della Giornata di preghiera per le vocazioni, che si celebra domenica 22 aprile. “Se la vocazione fosse la chiamata di una volta, uno potrebbe dire ‘non la sento più’ – aggiunge il porporato -. Ma se è un fatto dinamico, non può entrare in crisi sulla vocazione, se ha fatto il discernimento e l’accompagnamento giusto”. Il cardinale confuta il luogo comune secondo cui la vocazione è solo quella alla vita religiosa. “Quando si parla di vocazione si intendono normalmente con questo termine solo quelle di speciale consacrazione, o al sacerdozio, o alla vita missionaria – spiega Bassetti-. Ma se ci fermiamo a questa definizione, abbiamo sicuramente un aspetto parziale”. “Nella vita cristiana tutti siamo chiamati a percorrere le vie dell’amore, ciascuno con la propria vocazione, missione, i propri doni e il campo che Dio gli riserva – conclude -. Il fatto della vocazione dunque è universale, riguarda ogni battezzato”.

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