Serbia-Croazia: Chiesa cattolica croata tutela la memoria del beato cardinale Stepinac

Il cardinale Stepinac (1898-1960)

Alle posizioni espresse dal presidente serbo Vucic, contrario all’erezione di un monumento al cardinale croato Stepinac, reagisce la Chiesa cattolica tramite una dichiarazione della diocesi di Sisak dove si precisa che “questo posto è luogo di sofferenza dei croati e non dei serbi perché Zrin è diventata l’unica parrocchia della diocesi dove non c’è nessun cattolico perché 75 anni fa i partigiani insieme ai serbi ribelli lo hanno annientato”. Si aggiunge che nella città, vicina al confine serbo, “per ora non è prevista la costruzione di nessun monumento, ma l’idea è di fare una chiesa-memoriale con i nomi dei cittadini ammazzati”. “Il monumento del beato Stepinac invece – afferma il vicario generale, mons. Marko Civutkusic – sarà posto di fronte alla cattedrale di Sisak perché è un beato della Chiesa cattolica e come segno di gratitudine nei suoi confronti per gli innumerevoli atti di bontà da lui compiuti”. Si ricordano anche i meriti del cardinale Stepinac per aver salvato migliaia di bambini serbi a Kozarac. Il cardinale croato Alojzije Stepinac, venerato dai cattolici croati, è stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II nel 1998, mentre la Chiesa ortodossa serba ritiene che la sua figura rimane “controversa”, a causa di una presunta collaborazione con il regime ustascia. La commissione mista tra esperti croati cattolici e serbi ortodossi, istituita per volontà di Papa Francesco, non è arrivata a conclusioni effettive e le divergenze tra Croazia e Serbia rimangono.

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