Messaggio

Aborto: mons. Rocconi (Jesi), “ogni scelta di amore è seminare ancora vita”

Mons. Gerardo Rocconi, vescovo di Jesi

“Ogni scelta di morte è negare e ostacolare l’azione del Dio della Vita ed è permettere al principe delle tenebre di spargere ancora morte; ogni scelta di vita, ogni scelta di amore è seminare ancora vita, perché ormai il Risorto-Vincitore fa suo e moltiplica a dismisura ogni generosa fatica”. Lo scrive mons. Gerardo Rocconi, vescovo di Jesi, nel suo messaggio ai fedeli della diocesi per la Pasqua, dal titolo “Comunque vince la vita”. “Pasqua è la festa della vita. Pasqua è la festa dell’inizio di una nuova creazione. È la festa della speranza. È la certezza che a Dio nulla è impossibile: basterebbe avere fede quanto un granello di senape per vedere le meraviglie che Egli compie – sottolinea il presule –. Basterebbe scommettere su di lui e sul suo amore, sulla sua tenerezza, sul suo essere Padre per cambiare la nostra vita e di conseguenza il mondo”. Mons. Rocconi osserva, però, che “purtroppo non è così”. “Spesso prevale la paura, magari mascherata di bei ragionamenti, di parole grosse, di analisi specialistiche. Discorsi, atteggiamenti, scelte che di fatto dicono solo la paura e la mancanza di profezia”. Una voce autorevole, evidenzia il vescovo, “ci ha invitati a essere coraggiosi nell’accogliere la novità della resurrezione”. È quella del Papa che “ha messo in luce il triste cammino di questo mondo che non vede la luce della resurrezione”. Il presule nel suo messaggio ricorda anche le parole che Francesco ha dedicato ai “bambini ai quali non viene data la possibilità di vivere”. “E a questo proposito – sottolinea il vescovo – vorrei ricordare che nel 2016, ultimo anno di cui si hanno i dati, gli aborti sono stati quasi novantamila. Novantamila figli uccisi. E ora anche nella nostra città di Jesi si è fatta di nuovo questa scelta di servizio di morte”. “Noi crediamo che Gesù è vivo – conclude – e a tutti è offerta oggi la possibilità di entrare in questa nuova creazione. Unica condizione, unico passaporto: la fede e la preghiera. Solo una fede umile ci permette di credere che il Signore è risorto ed è quindi capace di cambiare cuori e situazioni, è capace di rinnovare relazioni e realtà corrotte”.