Sud Sudan: Unicef, “oltre 200 bambini rilasciati ieri dai gruppi armati” ma “ce ne sono ancora circa 19.000 in servizio”

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Martedì più di 200 bambini sono stati rilasciati da gruppi armati in Sud Sudan. Si tratta del secondo rilascio di bambini di una serie, sostenuta dall’Unicef, che nei prossimi mesi vedrà quasi 1.000 bambini uscire dalle file dei gruppi armati. “Quest’ultimo rilascio di altri 207 bambini – si legge in una nota dell’Unicef – è avvenuto in una comunità rurale chiamata Bakiwiri, a circa un’ora di auto da Yambio, nello stato dell’Equatoria Occidentale”. I 207 bambini rilasciati (112 ragazzi, 95 ragazze), provenivano dal Movimento di liberazione nazionale del Sud Sudan (Ssnlm) – che nel 2016 ha firmato un accordo di pace con il Governo e sta ora integrando i suoi ranghi nell’esercito nazionale – e dall’Esercito di liberazione del popolo del Sudan in opposizione (Spla-Io). “Nessun bambino dovrebbe mai dover prendere un’arma e combattere”, ha detto Mahimbo Mdoe, rappresentante dell’Unicef in Sud Sudan, che ha aggiunto: “Per ogni bambino liberato, oggi è l’inizio di una nuova vita. L’Unicef è orgogliosa di sostenere questi bambini quando ritornano alle loro famiglie e iniziano a costruirsi un futuro più luminoso”. Il Fondo per l’infanzia delle Nazioni Unite informa che “durante la cerimonia, i bambini sono stati formalmente disarmati e dotati di abiti civili. Saranno ora effettuate visite mediche e i bambini riceveranno consulenza e sostegno psicosociale nell’ambito del programma di reinserimento attuato dall’Unicef e dai suoi partner”. Ma, nonostante i progressi, “ci sono ancora circa 19.000 bambini in servizio tra le fila delle forze armate e dei gruppi in Sud Sudan”. “Finché il reclutamento e l’uso di bambini da parte di gruppi armati continueranno – ammonisce l’Unicef – questi gruppi non rispetteranno il loro impegno a sostenere i diritti dei bambini secondo il diritto internazionale”. L’Unicef Sud Sudan chiede anche 45 milioni di dollari per sostenere il rilascio, la smobilitazione e la reintegrazione di 19.000 bambini nei prossimi tre anni.

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