Politica: Prodi, preoccupa “stasi” in Europa e Nato, “recuperare sentire comune”

“Il problema che mi preoccupa in questa fase storica è la stasi, la stanchezza nei rapporti politici che può portare a dei disastri”‘. A lanciare il grido d’allarme è stato Romano Prodi, presidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli, a conclusione del convegno organizzato dalla Fondazione De Gasperi all’Accademia dei Lincei. “C’è stata una riduzione dell’ambizione, sia nell’ambito dell’Unione europea che della Nato, e questo stallo uccide”, l’analisi di Prodi, che si è detto “preoccupato per il processo di allargamento dell’Unione europea: non c’è l’omogeneità che si poteva sperare, ma l’alternativa è peggiore. L’Unione europea è condizione necessaria per la sopravvivenza dell’Europa stessa. Se l’Unione europea non va avanti, va indietro”. “L’Europa è sempre stata divisa in tutti i problemi che riguardano il Mediterraneo”, l’altra denuncia di Prodi: “Una politica estera comune per il Mediterraneo vuol dire guardare al futuro, e in politica i Paesi europei guardano al passato. Noi europei abbiamo la responsabilità della stabilità del Mediterraneo”.

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