
“Rinnovare gli impegni, comprendere meglio questo dono che è il battesimo. E ricordare il giorno del nostro battesimo”. È la consegna, a braccio, del Papa, ai 17mila presenti all’udienza di oggi, a cui ha assegnato gli stessi “compiti a casa” assegnati una settimana fa: “Mercoledì scorso ho chiesto di fare i compiti a casa – ha ricordato Francesco sempre a braccio – e ognuno di noi a ricordare il giorno del battesimo, in quale giorno sono stato battezzato. Io so che alcuni di voi lo sanno, altri no. Quelli che non lo sanno domandino ai parenti, ai padrini, alle madrine, qual è la data del mio battesimo”, che “è una rinascita, è come se fosse il secondo compleanno”. Il battesimo, ha detto il Papa riferendosi ai “gesti” e alle “parole della liturgia”, è un “impegno sempre da riscoprire”: “Ne facciamo memoria nell’aspersione con l’acqua benedetta che si può fare la domenica all’inizio della Messa, come pure nella rinnovazione delle promesse battesimali durante la Veglia Pasquale. Quanto avviene nella celebrazione del battesimo suscita una dinamica spirituale che attraversa tutta la vita dei battezzati; è l’avvio di un processo che permette di vivere uniti a Cristo nella Chiesa”. “Ritornare alla sorgente della vita cristiana ci porta a comprendere meglio il dono ricevuto nel giorno del nostro battesimo e a rinnovare l’impegno di corrispondervi nella condizione in cui oggi ci troviamo”, ha spiegato Francesco.