Diritti umani: Iacomini (Unicef Italia), “soddisfazione per il premio Ischia a Zina, fotografa e giornalista yazida. Può essere la nuova Malala”

“L’Unicef esprime grande soddisfazione per il conferimento a Zima Hamu, fotografa e giornalista yazida, del Premio Ischia per la sezione diritti umani. Nel 2014 Zina per sfuggire all’Isis si è rifugiata nel campo profughi di Khankem, nel Kurdistan. Qui nel 2015 ha partecipato al progetto Photographic techniques to empower Yazidi girls organizzato dalla fotografa Shayda Hessami e supportato dall’Unicef: dopo aver superato una fase di formazione le sue foto hanno fatto il giro del mondo e sono state esposte in varie città, tra cui a Roma nel museo MAXXI”. Lo afferma Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia
“Oggi Zina, di ritorno dal Festival del giornalismo di Perugia, è riuscita ad ottenere questo ambito premio, che si aggiunge ad altri importanti risultati: la sua storia è un esempio incredibile di resistenza, la sua voce è quella del popolo yazidi e di tutte le minoranze perseguitate nel mondo”, Iacomini. “Crediamo fermamente che Zina possa essere la nuova Malala – aggiunge -: è la persona giusta per accendere la luce sui conflitti dimenticati, sul dolore delle comunità ignorate. Dopo aver vissuto il genocidio delle ragazze yazide, rapite e uccise dall’Isis e visto i bambini catturati per essere addestrati come terroristi, ha deciso di portare la storia del suo popolo all’attenzione della comunità internazionale. Ha trovato nel giornalismo lo strumento adatto per parlare del dolore del suo popolo”. È “per noi la voce della speranza di chi guarda al futuro e continueremo a sostenerla con tutte le nostre forze”, conclude Iacomini.

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