Diocesi: Prato, all’Emporio nel 2017 aiutate 1.805 famiglie. Numero per la prima volta in calo da 10 anni, aumentano quantità e valore dei prodotti distribuiti

Nel corso del 2017 è diminuito il numero delle famiglie assistite dall’Emporio della solidarietà di Prato, realtà promossa da Caritas diocesana, Provincia, Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. È quanto emerso nella presentazione del Bilancio sociale 2017, illustrato questa mattina nell’auditorium dell’Istituto tecnico commerciale Paolo Dagomari alla presenza degli studenti a cui si sono rivolti la dirigente Maria Gabriella Fabbri, Silvia Bocci, della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Matteo Biffoni, sindaco e presidente della Provincia di Prato, Marcello Turrini, curatore del bilancio sociale. “Per la prima volta in dieci anni – si legge in una nota della diocesi di Prato – cala il numero delle famiglie assistite ma continua ad aumentare il valore dei prodotti distribuiti e la frequenza delle persone al supermercato solidale di via del Seminario”. In particolare, il numero delle famiglie seguite è passano da 1.895 nel 2016 a 1.805 nel 2017, a fronte di un incremento del valore dei prodotti distribuiti alle stesse: da 1 milione e 541mila euro nel 2016 a 1 milione e 664mila euro nel 2017. Il valore medio erogato per famiglia è passato dai 815 euro del 2016 ai 922 dello scorso anno, con un minimo di 450 euro per le famiglie piccole e un massimo di 1.198 euro per i nuclei di grandi dimensioni. Rispetto al calo nel numero di famiglie assistite, Turrini ha evidenziato che “rappresenta un segnale positivo, ma mi sembra presto per parlare di vera e propria inversione di marcia per quanto riguarda la situazione economica delle famiglie pratesi”. In ogni caso, “il principale motivo, confermato dai centri di ascolto Caritas, è che – prosegue la nota – la forte crisi di qualche anno fa sta cominciando ad allentare la sua morsa, soprattutto nei confronti dei nuclei familiari italiani”. Il 48,1% delle famiglie sostenute dall’Emporio nel 2017 sono italiane, dato anch’esso in leggero calo rispetto al 2016 (50%) e ancor più in riferimento al 2015 (51,2%). Grazie alla mediazione del Centro di aiuto alla vita di Prato, sono state aiutate anche le neomamme: nel 2017 sono state attivate 227 tessere per un valore complessivo di circa 51mila euro. La provenienza delle mamme vede al primo posto la Nigeria (28%), poi il Marocco (24%), l’Albania (10%) e l’Italia (9%).

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