
Tra i film in uscita da domani troviamo “Escobar. Il fascino del male” (“Loving Pablo”) di Fernando León de Aranoa, opera che è stata presentata fuori Concorso alla 74ª Mostra del Cinema di Venezia nel 2017. La Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) della Cei condivide in anteprima con il Sir la valutazioni pastorale.
“Escobar. Il fascino del male” si concentra su ascesa criminale e caduta del noto narcotrafficante Pablo Escobar, figura che ha imperversato in Colombia per quarant’anni, sino al dicembre 1993, anno della morte a seguito di un conflitto a fuoco a Medellin. La prospettiva del racconto è quella della giornalista Virginia Vallejo, delle sue memorie contenute nel libro “Amando Pablo, odiando Escobar”. “La donna – dichiara al Sir Massimo Giraldi, presidente Cnvf – ebbe una storia con Escobar, attratta dal fascino del male che il criminale emanava. Il racconto è realistico e potente, attento a scandagliare la psicologia del criminale e la costruzione del suo mito a livello storico-sociale. Il film trova la sua forza narrativa nei due protagonisti, Javier Bardem e Penélope Cruz, che a ben vedere rischiano a tratti di fagocitare il film, dominando eccessivamente sulla scena”.
Nel complesso, conclude Giraldi, si tratta di “un ritratto asciutto ed essenziale, con pennellate glamour, che fotografa una vicenda umana deprecabile”. Dal punto di vista pastorale, per la Cnvf il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.