Calabria: mons. Bregantini (Campobasso-Bojano), “l’archeologia ci permette di recuperare il passato per progettare bene il futuro”

“L’archeologia ha il senso del recupero del passato che non diventa né nostalgia di chi dimentica né disprezzo del passato, ma memoria e come tale riesce a farci progettare bene il futuro, perché solo da una relazione col passato si può guardare al domani”. Lo ha detto mons. Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso–Bojano, in una lectio magistralis tenuta all’Università della Calabria sul tema “La Calabria. Il patrimonio dei borghi tra archeologia cristiana, valorizzazione e futuro”. Mons. Bregantini, già vescovo di Locri-Gerace, che ha parlato dell’“economia calabrese”, ha evidenziato come “tante realtà calabresi sono oggi fuori posto, fuori territorio, come certe industrie chimiche che non hanno avuto futuro perché non avevano radici. Il passato e il presente sono le due ali dell’archeologia”. Anzi, per il presule “l’archeologia ci fa conoscere i borghi, i castelli, il lavoro dei contadini, il sudore, la fatica, il sogno. Questo permette di amare di più la propria terra e di assumere nuova consapevolezza per la crescita di essa”.

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