
“Avvenire” apre la sua prima pagina con un titolo dedicato alla denuncia, fatta alla Procura di Roma da tre Ong, circa l’uso contro i civili dello Yemen di bombe prodotte in Italia da un’azienda tedesca e vendute con autorizzazione del nostro governo alla coalizione saudita che combatte nel Paese. Una pratica che violerebbe le leggi italiane. L’editoriale di Giorgio Ferrari è per il cambio di presidente a Cuba: “Non facciamoci troppe illusioni. Anche se l’Asamblea del Poder Popular finirà quest’oggi con il designare il cinquantasettenne Miguel Díaz-Canel quale nuovo presidente e successore di Raúl Castro, Cuba resterà ancora per lungo tempo quel palcoscenico cristallizzato nella propria storia e nella propria leggenda dove da oltre dieci anni si recita una transizione che transizione non è, ma soltanto una scaltra e talvolta grottesca cosmesi di un potere incatenato all’epopea dei barbudos e della Sierra Maestra e impermeabile tanto alla democrazia quanto alla libertà del mercato, ma soprattutto a libertà ben più essenziali di quest’ultima. Un potere assolutamente non disposto a cedere la redini del Paese”. La fotocronaca è per la vicenda di Alfie, il bambino inglese gravemente malato il cui padre è stato in visita dal Papa, il quale ha lanciato un appello perché possa essere trasferito in Italia. Scrive nel suo commento il bioeticista Roberto Colombo: “Al termine dell’Udienza generale, nel ‘richiamare l’attenzione’ sulla drammatica situazione di due persone – il bambino britannico Alfie Evans, affetto da una grave malattia neurodegenerativa, e l’adulto tetraplegico francese Vincent Lambert, in stato di minima coscienza – papa Francesco ha voluto ‘ribadire e fortemente confermare’ due verità appartenenti al ‘depositum fidei (et morum)’ senza ombra di dubbio alcuno: ‘l’unico padrone della vita, dall’inizio alla fine naturale, è Dio’ e ‘nostro dovere è fare del tutto per custodire la vita’ che Egli ha donato ad ogni uomo e donna, bambino e adulto, sano o malato che sia”. Il titolo di taglio va alla politica, con le difficili consultazioni di Elisabetta Alberti Casellati, incaricata come esploratrice dal presidente Mattarella. Tra i richiami quelli a èvita, l’inserto di medicina e questioni morali, e Popotus, il giornale dei ragazzi con le notizie dei bambini.