“Magari tutti noi, potessimo piangere come Emanuele quando avremo un dolore come lo ha lui nel cuore”. Lo ha esclamato ieri il Papa, che incontrando i bambini della parrocchia di San Paolo della Croce a Corviale si è rivolto così ad Emanuele, scoppiato a piangere nel momento in cui stava per rivolgere una domanda a Francesco. Così, il Papa gli ha suggerito di farsi avanti e di sussurrargli la domanda all’orecchio. “Lui piangeva per il papà e ha avuto il coraggio di farlo davanti a noi, perché nel suo cuore c’è amore per il papà. Io ho chiesto il permesso ad Emanuele di dire in pubblico la domanda e lui mi ha detto di sì”. E così il Papa ha detto la domanda pubblicamente al posto di Emanuele: “Poco tempo fa è venuto a mancare il mio papà. Lui era ateo, ma ha fatto battezzare tutti e quattro i figli. Era un uomo bravo. È in cielo papà?”. “Che bello che un figlio dica del suo papà: ‘Era bravo'”, il commento di Francesco: “Bella testimonianza di quell’uomo che ha dato ai suoi figli, perché i suoi figli potranno dire: ‘Era un uomo bravo’. È una bella testimonianza del figlio che ha ereditato la forza del papà e, anche, ha avuto il coraggio di piangere davanti a tutti noi. Se quell’uomo è stato capace di fare figli così, è vero, era un uomo bravo. Era un uomo bravo. Quell’uomo non aveva il dono della fede, non era credente, ma ha fatto battezzare i figli. Aveva il cuore buono”. “Dio ha un cuore di papà”, ha spiegato il Papa: “E davanti ad un papà, non credente, che è stato capace di battezzare i figli e di dare loro quella bravura ai figli, voi pensate che Dio sarebbe capace di lasciarlo lontano da sé? Pensate questo?”.