“Non è un’utopia quella di un’università che si costruisce sulle relazioni piuttosto che su un paradigma tecnocratico. Promuovere contesti relazionali che umanizzano lo studio e la ricerca aiuta l’Università a perseguire i fini stessi per cui essa esiste: l’elaborazione critica del sapere e la preparazione alla professione”. Lo scrive il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, nell’articolo pubblicato oggi sul Sole 24 Ore, dedicato agli atenei e alla 94esima Giornata dell’Università Cattolica, che ricorre domani. Secondo il presule, “sono l’eccesso di burocrazia, l’individualismo competitivo e la dittatura del mercato che snaturano l’università”. In momenti di “diffuso e crescente smarrimento”, a suo avviso, è necessario “recuperare il valore e l’importanza di luoghi nei quali si possa ritrovare orientamento e coltivare passione per la partecipazione civile e per un servizio competente”. Il segretario generale della Cei riconosce “la evidente fatica che sta facendo il sistema universitario nazionale a organizzare percorsi di studio e di vita per formare le nuove generazioni a un discernimento profondo sulla loro vita e sul senso della storia”. E, per affrontare questa situazione, boccia “interventi frammentati, e talvolta improvvisati”. “Come non contribuisce a raggiungere questi obiettivi – sottolinea – la crescente riduzione delle risorse economiche di cui patisce il sistema della formazione e dell’istruzione nazionale”. In quest’ottica “dedicare una giornata all’Università Cattolica è un modo per confermare quanto rilevante sia anche per la Chiesa il mondo universitario per la formazione delle giovani generazioni e per lo sviluppo del Paese”.